Trapani, 28 dicembre 2012: foto della manifestazione

A tredici anni di distanza, la Trapani antirazzista non dimentica ed è tornata in piazza per manifestare nel ricordo delle sei vittime della strage del “Serraino Vulpitta”, il primo centro di permanenza temporanea per immigrati istituito in Italia.
Venerdì 28 dicembre, in un pomeriggio sferzato dal vento di tramontana, decine di cittadini solidali hanno risposto all’appello degli Antirazzisti trapanesi, che hanno organizzato una “passeggiata antirazzista” lungo le strade del centro storico cittadino.
Un megafonaggio incessante ha ripercorso le ore terribili della rivolta degli immigrati rinchiusi nel “Vulpitta”, e dell’incendio scoppiato nella notte tra il 28 e il 29 dicembre 1999 in seguito al quale morirono Rabah, Nashreddine, Jamel, Ramsi, Lofti, Nasim. Una strage di stato impunita, e che resta tragicamente attuale.
Dopo tredici anni il “Serraino Vulpitta” esiste ancora ma funziona a regime ridotto, perché adesso a Trapani c’è il nuovo Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di contrada Milo. In questa nuova struttura detentiva, ormai devastata dalle continue rivolte, non sono mancati gli atti di autolesionismo, i tentativi di fuga, le proteste drammatiche, la repressione poliziesca, in un quadro generale di assoluta insostenibilità. Negli ultimi mesi, in centinaia sono riusciti a scappare riprendendosi la libertà. Proprio la notte di Natale, venti immigrati hanno tentato la fuga e ne sono nati scontri con la polizia.
Gli antirazzisti che sono scesi in piazza hanno ricordato tutto questo alla cittadinanza trapanese, riaffermando la necessità di lottare per la chiusura dei CIE, per la libertà e l’uguaglianza oltre ogni frontiera.

Gruppo Anarchico “Andrea Salsedo” – Trapani

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