I lavoratori e le lavoratrici del Collettivo dei Lavoratori in Lotta del Cantiere Navale di Trapani, che da settimane si battono contro il loro licenziamento, hanno deciso che non è più tempo di indugiare. Venerdì 25 Novembre hanno occupato la petroliera “Marettimo M.” ed hanno inviato un segnale forte e chiaro a chi, seduto sulle comode poltrone di un consiglio di amministrazione o di qualche palazzo del potere, ivi compresi quelli dei sindacati confederali, ha deciso deliberatamente di ignorarli e abbandonarli al loro destino, crogiolandosi nell’immobilismo più bieco e spietato.
Noi sappiamo, avendo appoggiato la protesta fin dai suoi albori, che questa occupazione non è il sintomo di una esasperazione crescente, peraltro assolutamente legittima, ma al contrario, la prova di una grande determinazione e lucidità, condizione che ha permesso agli operai di mantenere l’unità e la grinta che li hanno contraddistinti fino a questo momento.
Non esiste nessuna differenza tra i lavoratori e le lavoratrici saliti fisicamente sulla petroliera e quelli rimasti in presidio permanente alle porte del cantiere. Parlando con loro lo si capisce immediatamente, sono tutti animati dal medesimo fervore.
In ciò risiede la grande forza dell’autorganizzazione, che nessun sindacalista di professione, politicante o amministratore delegato d’azienda potrà placare con false promesse a cui, finalmente, nessuno crede più.
Noi esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori del Collettivo e tutto il nostro sostegno all’occupazione, la loro lotta è anche la nostra.
Gruppo Anarchico “Andrea Salsedo” – Trapani