LA VERITÀ SULLA VALSUSA

A due giorni dalla battaglia in Val Susa, forniamo alcuni elementi di conoscenza per diradare le nebbie della disinformazione sull’argomento.

In un incontro con i giornalisti, i Comitati NO TAV si sono assunti la piena responsabilità morale e politica dei fatti di domenica e confermano – alla faccia della criminalizzazione del movimento fomentata da politici e media – che quella contro il TAV è una lotta popolare, condivisa, e autorganizzata. Ecco l’articolo de La Stampa di Torino:

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/410052/

Qui c’è un video che documenta il sostegno espresso dal corteo autorizzato nei confronti dei manifestanti che si erano appena avvicinati all’area occupata dalle forze dell’ordine:

http://www.youtube.com/watch?v=JbUTmQvzshQ

Una breve e interessante intervista ad Alberto Perino, uno dei portavoce del Movimento No Tav, rilasciata all’inizio del corteo:

http://www.youreporter.it/video_Val_di_Susa_-_3_luglio_2011_1

La denuncia delle violenze poliziesche e tante altre informazioni si possono trovare su: www.notav.info

Di seguito, i report in diretta di domenica pomeriggio (dalle 14 alle 17) a cura della Federazione Anarchica Torinese – FAI:

Aggiornamenti dalla Valsusa.

Lo spezzone anarchico sta partecipando alla manifestazione indetta dal Movimento No Tav e adesso si trova fermo davanti alla Centrale elettrica della Maddalena insieme a una moltitudine di persone.
A Giaglione, è stata riconquistata la baita e la bandiera No Tav ha ripreso a sventolare nel territorio della Libera Repubblica della Maddalena.
Si sono verificati duri scontri sui sentieri della Ramats: i manifestanti sono stati pesantemente gassati da molti lacrimogeni ma, nonostante questo, hanno sfondato la rete e resistono a pochi metri dal piazzale della Maddalena.

Continua, nonostante tutto, la battaglia alla Maddalena. La polizia spara lacrimogeni, la gente arretra e poi torna ad avanzare, continuamente.
Sotto, vicino la Centrale AM dove c’era l’ingresso alla Libera Repubblica della Maddalena e dove la polizia ha allestito una barricata, i manifestanti No Tav hanno sfondato. La polizia ha caricato con lacrimogeni e idranti, i manifestanti tengono duro e altri stanno sopraggiungendo.

Alla Maddalena si combatte. La polizia ha caricato con una ruspa in mezzo al bosco. Si sono dovuti fermare perché s’è incagliata. Sotto, il gas lacrimogeno alla Centrale elettrica è fortissimo e sta saturando l’aria.

La baita di Giaglione è sotto il controllo dei No Tav, così come la zona sotto l’autostrada.
Moltissimi i lacrimogeni sparati dalle forze di polizia. Un principio d’incendio causato dai lacrimogeni nell’area della baita è stato spento sia dagli agenti, sia dai manifestanti No Tav. Quella zona è piena di gente.
Dalla parte di Ramats continuano gli scontri. Alla Centrale elettrica troppo gas nell’aria, ma c’è ancora qualcuno che resiste. La strada statale è bloccata. I manifestanti No tav che non hanno fisicamente preso parte agli scontri e che si trovano sulla strada che conduce dal ponte fino a Chiomonte, per tutto il tempo della battaglia, hanno seguito gli eventi battendo il guardrail continuamente, esultando a ogni avanzamento dei No Tav.
Questa è la risposta più chiara a chi sta cercando di dividere pretestuosamente il movimento No Tav in “buoni” e “cattivi”.

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