SOLIDARIETÀ AI DETENUTI DI SAN GIULIANO

san_giulianoIl Gruppo Anarchico “Andrea Salsedo” esprime solidarietà nei confronti delle persone detenute nel carcere San Giuliano di Trapani. La carenza d’acqua che affligge la struttura va ad aggiungersi ai problemi di sovraffollamento che hanno portato l’Italia ad essere multata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per trattamento inumano e degradante nei confronti dei detenuti. Nelle 206 carceri italiane ci sono 66.271 reclusi, a fronte di una capienza di 45.568 posti. Più del 50% risultano essere ‘imputati’ (cioè non ancora condannati con sentenza definitiva e soggetti al regime di carcerazione preventiva); di questi, più della metà sono ancora in attesa del giudizio di primo grado. Se ne deduce che nelle prigioni italiane sono rinchiuse quasi 30.000 persone presunte innocenti, e tra queste, statisticamente, circa un terzo si rivelerà innocente oltre ogni ragionevole dubbio dopo i tre gradi di giudizio e verrà liberato, dopo mesi o anni di carcere, con le scuse del sistema giudiziario e un indennizzo. Se a tutto ciò aggiungiamo la pessima qualità dei pasti a causa della mancanza dei fondi, l’altissima percentuale di decessi in carcere dovuta all’inadeguatezza dell’assistenza medica, l’esorbitante numero di suicidi (o presunti tali) e lo spropositato numero di tossicodipendenti (1 su 4) finiti in carcere a causa della legge Fini-Giovanardi, ne emerge un quadro sconvolgente.

In ogni sistema autoritario le istituzioni si affidano, per il controllo della società, alla funzione terroristica esercitata dal carcere. Lo stato italiano non fa eccezione: così zelante nel somministrare la ‘giustizia’ ai suoi cittadini, è poi il primo ad agire fuori dalla legalità che pretende di difendere.

Gruppo Anarchico “Andrea Salsedo” – Trapani

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Spagna 1936, l’utopia si fa storia

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Spagna 1936. Il 18 luglio un sollevamento militare cerca di abbattere la repubblica. Il 19 luglio le popolazioni di Spagna insorgono. Protagonisti dell’insurrezione i lavoratori della CNT, l’organizzazione anarcosindacalista che nel proprio programma ha il comunismo anarchico e l’autogestione. Saranno tre lunghi anni di guerra civile, terminati con la sconfitta militare. Ma saranno gli anni in cui i lavoratori della Barcellona industriale e i contadini delle campagne spagnole esproprieranno e gestiranno le fabbriche, metteranno in comune le terre, daranno vita a una rivoluzione sociale sperimentando concretamente l’anarchia.

Per saperne di più, scarica e ascolta a questo link l’intervista realizzata da Anarres a Claudio Venza, docente di Storia della Spagna contemporanea all’Università di Trieste: 2013-07-13-venza-spagna-1936

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NISCEMI, 4.000 IN PIAZZA CONTRO IL MUOS

Grande adesione allo sciopero generale proclamato il 31 Maggio a Niscemi.
Quattromila persone sono scese in piazza, tutto il paese si è fermato.

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CHIUDE IL CIRCOLO LIBERTARIO, CONTINUA IL NOSTRO IMPEGNO!

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Era il 9 aprile del 2011 quando a Trapani veniva inaugurato il Circolo Libertario.
Un evento storico nel suo piccolo perché – dopo molti decenni – gli antimilitaristi e i libertari trapanesi aprivano una sede con l’intenzione di metterla a disposizione della città con iniziative pubbliche, offrendo uno spazio di aggregazione, analisi, confronto e libertà. Sono stati due anni intensi, durante i quali il Circolo Libertario è stato al centro di iniziative culturali, proiezioni, dibattiti, riunioni su tanti e svariati argomenti: dal mondo del lavoro all’antirazzismo; dall’antimilitarismo all’ecologia; dal libero pensiero all’antifascismo; dal sindacalismo di base, alle lotte sociali, all’autogoverno del territorio.
Adesso si volta pagina.
Il Circolo Libertario chiude ma i suoi animatori non resteranno di certo con le mani in mano.
Nuove esigenze e nuovi progetti ci inducono, non certo a cuor leggero, a sospendere questa esperienza per proiettarci verso un rinnovato impegno politico e sociale.
Per salutare quella che è stata la nostra piccola ma accogliente “casa”, invitiamo i compagni, gli amici, i simpatizzanti a brindare e a mangiare qualcosa insieme a noi sabato 1° giugno a partire dalle 20,30 in Viale Regione Siciliana 115.
Durante la serata si parlerà dei progetti futuri.

Gruppo Anarchico “Andrea Salsedo”
Coordinamento per la Pace

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IL TORTO E LA RAGIONE – Comunicato sui recenti fatti del CIE di Milo

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Qualche volta capita che i drammi quotidiani che si consumano all’interno di un Centro di Identificazione ed Espulsione, riescano a varcare gli alti muri di queste strutture per raggiungere l’esterno e l’opinione pubblica.
La notizia dell’ultimo pestaggio ai danni di un immigrato, ampiamente documentato da un’intervista telefonica e da alcune foto facilmente reperibili su internet, viene comprensibilmente trattata con la dovuta cautela da parte degli organi di informazione locale, costretti a fare i conti anche con la versione della Questura di Trapani, secondo la quale – manco a dirlo – è stato l’immigrato ad aggredire il poliziotto, e non viceversa.
Da parte nostra, di fronte alle foto di un volto tumefatto, non abbiamo molti dubbi. Poco ci importa se la repressione violenta sia scattata in seguito a un tentativo di fuga dell’immigrato, oppure a causa di un suo scatto d’ira. Non sarebbe la prima volta, e non sarà nemmeno l’ultima, visto che la detenzione in un CIE è qualcosa di umanamente intollerabile.
Mentre c’è chi attende che si pronunci la magistratura, chiamata a decidere – proprio dall’immigrato – su come siano andati i fatti, noi ci limitiamo a esprimere la nostra solidarietà incondizionata al migrante picchiato, e non ad altri.
E questo perché i CIE – e chi dentro vi “lavora” – stanno oggettivamente, e costitutivamente, sempre dalla parte del torto.

Coordinamento per la Pace – Trapani
Gruppo Anarchico “Andrea Salsedo” – Trapani

22/05/2013

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NO MUOS, SERATA BENEFIT AL CIRCOLO LIBERTARIO

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La lotta popolare contro il MUOS (Mobile User Objective System) non si è mai fermata. Ogni giorno, cittadini e attivisti bloccano la strada di accesso al cantiere per impedire agli operai di lavorare alla costruzione del MUOS, il potentissimo sistema di comunicazioni satellitari che la Marina Militare degli Stati Uniti vuole costruire a Niscemi, in un’area protetta.
Grazie alla mobilitazione di migliaia di persone, la Regione Siciliana ha firmato la revoca alle autorizzazioni per la realizzazione dell’opera, ma i lavori continuano ugualmente.
Il governo italiano ha addirittura fatto ricorso al TAR, contro la Regione e contro il Comune di Niscemi, in difesa degli interessi militari degli USA.
Ogni giorno la polizia sgombera pesantemente i manifestanti che si oppongono pacificamente al passaggio dei convogli. Quattro persone sono state arrestate con accuse pretestuose e provocatorie, per poi essere rilasciate. Multe e denunce sono state spiccate per intimidire l’opposizione sociale.
Il prossimo 31 maggio, la città di Niscemi si fermerà per uno sciopero generale: scuole, uffici, negozi, cantieri resteranno chiusi e le persone scenderanno in piazza per dimostrare tutta la loro determinazione contro le politiche di guerra e di devastazione fatte sulla pelle dei cittadini.
Il MUOS è l’arma per i conflitti moderni, quelli combattuti a distanza, con aerei teleguidati e senza piloti, micidiali e distruttivi nelle loro missioni di bombardamento.
Il MUOS è un mega-radar che emette onde elettromagnetiche dagli effetti mortali (tumori, leucemie, malformazioni congenite) per la popolazione che vive in quel territorio.
Il MUOS rappresenta in tutto e per tutto la criminalità degli stati, dei governi, e dei loro eserciti.

SOSTIENI LA LOTTA NO MUOS PER LA PACE, LA SALUTE, LA LIBERTÀ

PARTECIPA ALLA SERATA DI INFORMAZIONE E AUTOFINANZIAMENTO

Gruppo Anarchico “Andrea Salsedo” – Trapani

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25 APRILE

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No Muos, a Niscemi violata la base militare

AGGIORNAMENTO DEL 24 APRILE: LIBERATI TURI E NICOLA

Una buona notizia: da Caltagirone ci hanno comunicato che Turi e Nicola, i militanti No Muos che l’altro giorno sono stati arrestati dopo essersi arrampicati su due delle antenne NRTF della base militare Usa di Niscemi, sono stati liberati.

Leggi: http://www.nomuos.info/stato-di-liberta-turi-vaccaro-nicola-arboscelli/

22 aprile

Turi e Nicola, due degli attivisti No Muos che si sono arrampicati per protesta sulle antenne NRTF della base Usa di Niscemi, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e si trovano rinchiusi nel carcere di Caltagirone.
Turi e Nicola si sono consegnati volontariamente alle 17.30 e non hanno opposto nessuna resistenza né hanno usato violenza. Dopo la consegna sono stati portati al commissariato bagnati fradici.
Turi e Nicola hanno deciso di attuare lo sciopero della fame.

Il pacifista Turi Vaccaro e altri attivisti No Muos sono entrati nella base NRTF a Niscemi e sono riusciti ad arrampicarsi su alcune antenne. Fra loro anche una mamma.

Foto e comunicati a questo indirizzo:

http://coordinamentoperlapacetp.wordpress.com/2013/04/22/niscemi-pacifisti-si-arrampicano-sulle-antenne/

Per ogni altro aggiornamento: www.nomuos.info

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No Muos, 30 marzo a Niscemi

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Leggi l’appello alla mobilitazione del Coordinamento regionale dei Comitati No Muos.

Leggi l’appello per uno spezzone rosso e nero della Federazione Anarchica Siciliana.

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DIMESSO UN PAPA, NE HANNO FATTO UN ALTRO? SERATA ANTICLERICALE AL CIRCOLO LIBERTARIO!

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AMEN

Proprio quello che serviva. Faccia simpatica, sorriso rassicurante, inflessione gradevole, niente fronzoli e un’ostentata umiltà. La Chiesa Cattolica ha trovato in Jorge Mario Bergoglio il nuovo rappresentante con il quale sostituire, pubblicamente, il papa dimissionario Joseph Ratzinger.
In effetti, da un punto di vista mediatico, è stata una mossa vincente. Addirittura, prima di augurare la buona notte come il più gioviale dei parroci di provincia, il nuovo papa si è inchinato davanti ai fedeli chiedendo loro una preghiera. Ed è stato amore a prima vista.
Si farà chiamare Francesco, con evidente riferimento alla semplicità e alla sobrietà che da più parti si richiedono per fare pulizia nei sordidi ambienti vaticani. Come non amarlo?
Mentre tutti i mezzi di comunicazione sono letteralmente impazziti nell’esaltare il nuovo papa e nell’alimentare le aspettative dell’opinione pubblica, vogliamo tenere alta l’attenzione su questioni meno consolatorie ma certamente più oggettive.
Jorge Mario Bergoglio, classe 1936, viene da Buenos Aires, Argentina. Nel 1972, a soli 36 anni, fu nominato superiore provinciale della Compagnia di Gesù. Era, cioè, il capo dei gesuiti argentini. Di lì a poco, nel 1976, l’Argentina precipitò nell’incubo del colpo di stato e della dittatura dei colonnelli fascisti appoggiati dalla CIA. In sette anni, furono ammazzate almeno trentamila persone, gran parte delle quali furono fatte letteralmente sparire: i desaparecidos.
Documenti ufficiali e tante inchieste hanno dimostrato le collusioni delle alte gerarchie cattoliche argentine e vaticane nei confronti di quella orribile dittatura. Un atteggiamento che ricorre più volte nella storia di Santa Romana Chiesa: dall’appoggio al fascismo italiano e al franchismo spagnolo, passando per i silenzi sullo sterminio nazista degli ebrei, fino alle dittature argentina e cilena.
In un documentato libro del 2006, L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, il giornalista Horacio Verbitsky parla di Bergoglio, della sua affiliazione all’organizzazione di estrema destra Guardia di Ferro, e di quanto fosse perfettamente in sintonia con la giunta militare.
Da parte sua, l’interessato ha sempre respinto ogni accusa, e oggi c’è chi è pronto a sollevare Bergoglio da qualunque responsabilità.
I Gesuiti non sono famosi per la loro sincerità, ma per la loro astuzia politica. In ogni caso, non ci aspettiamo nulla di buono: le sue attuali posizioni sulle questioni etiche e sociali più urgenti (contraccezione, eutanasia, diritto di aborto, omosessualità) sono in linea con il retrivo conservatorismo dei suoi predecessori.
Ma oltre alle inquietanti ombre nel passato di Bergoglio, in mezzo all’euforia irrazionale e fideistica di questi giorni, noi non dimentichiamo le caratteristiche strutturali del potere religioso e politico della Chiesa di Roma. E teniamo accesa, contro ogni oscurantismo, la fiaccola del libero pensiero.

Gruppo Anarchico “Andrea Salsedo” – Trapani

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